Il nostro corpo è in dialogo continuo con la nostra mente. Attraverso il suo movimento nello spazio capta informazioni e le invia al cervello, il quale crea così la rappresentazione della realtà ed acquisisce esperienze e memorie. Ma come la nostra mente immagazzina ricordi, dati, esperienze, convinzioni così fanno i nostri muscoli. I muscoli ricordano, imparano ed esprimono i loro apprendimenti nelle tensioni muscolari, negli automatismi dei movimenti, negli atteggiamenti corporei, nelle reazioni incontrollate, nelle paure inconsce.
Diceva Friedrich Nietzsche: “Tutte le virtù sono condizioni fisiologiche; Le nostre convinzioni più sacre sono giudizi dei nostri muscoli... Forse l'intera evoluzione dello spirito è la questione del corpo”
Nel contesto della leadership, di solito ci concentriamo sulla mente come centro del pensiero e della decisione. Tuttavia, c'è una prospettiva emergente che considera il corpo altrettanto cruciale per lo sviluppo di un leader efficace. La leadership orientata al corpo, come esplorata in questo testo, riconosce l'importanza dell'integrazione mente-corpo nel plasmare comportamenti autentici, connessioni significative e una guida ispiratrice.
Correva il 1637 quando Cartesio pronunciò la frase “Cogito, ergo sum” mettendo il pensiero, e la mente, al centro della comprensione di noi stessi e dell’esistenza.
Oggi, alla luce delle nuove scoperte neuroscientifiche, potremmo dire “Mi muovo, quindi, sono” per sottolineare come la comprensione di noi stessi implichi una visione più olistica: il come ci muoviamo nello spazio è una manifestazione profonda dell'essere e della nostra consapevolezza. Per questo, una maggiore consapevolezza del nostro corpo, e di come esso abbia un impatto sui nostri pensieri, può produrre molti benefici.
Il corpo non è semplicemente un taxi del nostro cervello. Esso è innervato di cellule cerebrali e può essere considerato un “cervello diffuso” che ci permette di fare esperienza del mondo ed entrare in relazione con gli altri.
Rifletti su questo. Ti capita di voler cambiare, di aver compreso un nuovo pensiero, un nuovo punto di vista, ma, nei fatti, rimani fermo, non agisci con la determinazione che vorresti nella direzione che desideri?
Molte volte questo è dovuto al fatto che, per passare all’azione, oltre alla mente è necessario “smobilitare” il corpo acquisendo una maggiore consapevolezza di quali sono le esperienze ed i pensieri che hai incorporato nei tuoi muscoli e di valutare se sono quelli utili a muoverti verso ciò che desideri. Questo produce un allineamento tra mente e corpo e libera nuova energia verso l’ottenimento della leadership e della vita che desideri.
Se sei arrivato a leggere fin qui, puoi intuire come, nel suo “dialogo” incessante con la mente, il corpo rappresenti un importante alleato nella pratica della leadership.
Riconoscere e comprendere l’interconnessione tra corpo e mente consente ai leader di sviluppare una presenza autentica, una comunicazione empatica ed una capacità di adattamento.
Rifletti ad esempio sulla comunicazione non verbale. Il 98% della comunicazione passa attraverso il corpo. Il corpo comunica più delle parole.
È un dato di fatto ormai. Il corpo è la prima cosa che vediamo, è quello che ci dà la prima impressione. Non parlo di aspetto fisico ma di vitalità, energia, presenza. Più di quello che ci è stato detto, ci ricordiamo come una persona ci ha fatto sentire. Ripeto, sentire. Questo sentire passa non solo attraverso le parole, ma, lo dice il verbo stesso, dall’energia tutta che emana una persona.
Se, come lo è, tutto questo è vero, può un leader non essere consapevole del suo corpo?
La consapevolezza corporea emerge come elemento cruciale in un processo di crescita e trasformazione. Essa funge da ponte tra l'attività esterna e l'autenticità interiore, consentendo ai leader di allineare le loro azioni con i valori e le intenzioni più profonde.
Attraverso la consapevolezza corporea, i leader imparano a riconoscere e comprendere i segnali del proprio corpo, sia fisici che emotivi. Tale riconoscimento consente loro di riconoscere con più chiarezza come il loro corpo “pensa” ed invia segnali all’esterno. Questa connessione fa sì che le azioni intraprese attingano sia alla saggezza della mente che alla sapienza del corpo trasformandole in manifestazioni autentiche di chi sono veramente.
Quando il corpo è contemplato nella formazione del Leader, puoi passare dal FARE all’ESSERE LEADER
Una Leadership autentica e sostenibile nel tempo reclama il ritorno al corpo, alla riconnessione con la vita e le sensazioni che pulsano in lui, al riconoscere tensioni ed automatismi.
Una leadership autentica e sostenibile nel tempo richiede un recupero del proprio equilibrio interiore attraverso l’allineamento corpo-mente ed una connessione profonda con noi stessi.
La connessione profonda con noi stessi è prodromica e necessaria alla capacità di connetterci con gli altri di guidarli ed ispirarli.
Senza connessione non c’è leadership.
Senza connessione non c’è ingaggio.
Senza connessione non c’è comunicazione.